Pronto intervento d’emergenza per Kiirua
IL PROGETTO
Nel villaggio di Kiirua sorge un piccolo ospedale con annesso dispensario gestito con completa dedizione da Suor Maria Pia e le Sorelle della congregazione delle Suore di Santa Teresa del Bambino Gesù. Il St. Teresa Kiirua Hospital, costruito negli anni dalle Suore, a seguito di ristrutturazioni ed ampliamenti sempre in progresso è rapidamente diventato un punto di riferimento per i villaggi vicini e per gli abitanti di tutta la regione del Meru. La struttura è a carattere privato e religioso, pertanto viene richiesta una modica compartecipazione ai costi delle prestazioni, ma l’assistenza è sempre garantita a chiunque ne necessiti. Attualmente i maggiori sforzi sono concentrati nel supporto pre e post natale (con reparti di ostetricia e ginecologia), nella lotta contro l’AIDS e la tubercolosi; completano la dotazione dell’ospedale una piccola sala chirurgica con annesso reparto di degenza, una radiologia e un laboratorio di analisi.
A seguito della forte alluvione del 2011, che ha seriamente compromesso numerose infrastrutture dell’intero stato keniota, l’Associazione Amici di San Francesco, che aveva già collaborato con gli ospedali di Nkubu e Tigania, è stata contattata dalle suore per un supporto alla creazione di barriere di protezione con sbancamenti e fossati. Suor Maria Pia ha inoltre riferito la necessità di dar vita ad un allora inesistente nucleo di pronto intervento, chiedendo aiuto per almeno un ambulanza adatta al primo soccorso.
E così, dopo l’incontro con le suore e le loro parole, nasce in seno all’Associazione il progetto
“Un pronto intervento d’emergenza per Kiirua”
con lo scopo ed obiettivo di dotare il St. Theresa Kiirua Hospital di una ambulanza con la dotazione necessaria per il pronto soccorso e di un mezzo mobile che potesse funzionare da ambulatorio medico e ginecologico dotato di un ecografo e di una incubatrice.
OGGI
Nel 2012, dopo il lancio del progetto le sezioni di Merate e Calusco d’Adda della Croce Bianca hanno donato all’Associazione due automezzi da loro dismessi ma in buono stato. Dopo una revisione generale, sono stati acquisiti, a completamento della dotazione del primo automezzo da pronto soccorso, un defibrillatore, un ventilatore polmonare e un monitor per la rilevazione dei parametri vitali. Per il completamento del secondo automezzo, invece, sono ancora necessari un ecografo (in fase comunque di reperimento, con l’aiuto della Regione Lombardia) e un’incubatrice portatile.
A gennaio 2013 entrambi gli automezzi sono stati inviati in Kenya e a giugno sono stati consegnati finalmente all’ospedale.