09-2007: Il resoconto di Don Alessandro

imm02

Ciao a tutti!Qualcuno mi ha chiesto aggiornamenti dal Kenya allora eccoli qui…
li mando un po’ a tutti, anche a chi ci è appena stato e saprà già tutto, ma magari potrà correggermi se dico fesserie.
Quest’anno l’Associazione Amici di san Francesco ha deciso di lasciar camminare un po’ con le proprie gambe il Villaggio… è importante che impari ad essere sempre più autonomo (per questo c’è progetto di maiali, progetto di polli, progetto di… ).
Fatto sta che, l’Associazione si è dedicata ad un Water-Project nella zona di Kisumu (Asembo Bay – Rarieda: dove opera la clinica mobile, tanto per intenderci). Il progetto è finanziato e promosso dal governo del Kenya, altri hanno sponsorizzato, l’Associazione si è impegnata a coordinare e portare avanti il lavoro. Così quando c’è qualcuno che coordina e lavora si è sicuri che i soldi vengano impiegati bene e non intascati da tante persone che non fanno niente e tirano in lungo (è la famosa corruzione che ammorba molti paesi del sud del mondo e non solo!).
Attualmente sono già stati uniti e interrati 30 km di tubo che partono dal lago Vittoria e salgono su una collina, lì l’acqua verrà raccolta e da lì, per caduta partiranno i tubi per la distribuzione nelle varie zone. Il tubo l’hanno messo giù un po’ gli italiani, ma poi sono andati avanti nel lavoro i kenyoti: due di loro sono stati in Italia a imparare. Il lavoro del mese di agosto è stato costruire a pochi metri dal lago una vasca di decantazione dell’acqua (15 x 3 metri). In poche parole: il tubo entra nel lago una ventina di metri, ha un filtro ed è sospeso su una piattaforma, così non scende a pescare acqua nella melma del fondo. Una pompa aspira l’acqua e la fa entrare nella vasca di decantazione, da qui un’altra pompa la spara su sulla collina. Da lassù poi scenderà per essere distribuita. Inuisco che ci sarà ancora molto da fare per “ramificare” le tubazioni per la distribuzione. In quella zona (come in molte altre) non è che manchi l’acqua… va solo depurata e distribuita. Non so se si capisce, comunque il progetto è grosso e punta a far avere acqua il più possibile pulita al maggior numero di persone. Attualmente la gente beve dell’acqua che noi non useremmo neanche per lavare la macchina!
Comunque è stato bello lavorare con la gente locale: ogni giorno sul cantiere c’erano tante persone. Le donne portavano l’acqua a secchi per fare il cemento. Gli uomini facevano i muratori con noi.
Prima di andare qualche giorno al villaggio siamo stati anche in un centro educativo per orfani (ma non solo) che si trova nella zona. E’ una specie di oratorio dove piccoli e grandi si trovano nel tempo libero per attività ludiche e formative. Abbiamo imbiancato un aula. Siccome cucinavano per terra sotto una tettoia di lamiera abbiamo iniziato a costruire una nuova cucina. Avendo solo tre giorni abbiamo fatto pavimento e muri poi siamo partiti. Abbiamo però comprato e lasciato loro tutto il materiale per terminare.

Infine siamo passati dal Villaggio San Francesco.

I ragazzi sono più di 200. Adesso tutti hanno una “divisa”: jeans, camicia bianca e maglioncino blu. Diversi se ne sono andati (Motta e Canova, per esempio, sono finiti ora in un centro a Nairobi). I più grandi stanno facendo la scuola secondaria, se ho capito bene qualcuno l’anno prossimo dovrebbe finire e lasciare il villaggio per iniziare l’università (ci dovrebbero essere delle borse di studio per chi non ha famiglia). Intanto al Villaggio continua progetto di maiali… c’è mucca per latte, c’è progetto di polli, sono cresciuti i fiori, si sono succeduti diversi teachers. Padre Francis sta portando avanti anche una nuova scuola per ragazze (si trova proprio accanto alla chiesa di Nchiru). Il dispensario lavora: è operativa solo metà della struttura (quella che era stata ultimata nell’agosto 2006). Sia alla scuola per ragazze, come al dispensario coordinano le Sisters di Santa Chiara (quelle indiane… le stesse che ci sono anche a Kirua).
A proposito di Kirua: ci aspettavano per ultimare dei lavori nelle due ali della scuola dove manca ancora tetto e tutto… Giancarlo ha promesso di mandare prossimamente qualcuno a finire l’opera. Intanto con altri fondi è stata costruita una nuova cucina e sistemato il dormitorio.

Siamo stati anche a Nkubu, all’ospedale a trovare padre Giuseppe. Silvia Perego ha lavorato lì per un po’ di giorni come dentista. Padre Giuseppe ci ha spiegato che i lavori per l’acquedotto sono andati avanti ma non è ancora operativo. Per ora stanno usando ancora quello vecchio e vogliono ultimare bene l’opera prima di renderla operativa al cento per cento.

Infine siamo passati anche dall’orfanotrofio di Machaka (sopra Kirua) dove va di solito a lavorare la signora Maria Lina (from Galbiate) che però quest’anno ha operato presso una nuova casa per bambini malati di HIV presso Nakuru.
Scusate questo lungo elenco di cose, ma era solo per aggiornare su cose molto concrete tutti coloro che in questi anni in un modo o nell’altro hanno partecipato ai progetti dell’associazione Amici di san Francesco. Giancarlo ci diceva che prossimamente si dovrebbero costruire un nuovo dormitorio al Villaggio e un nuovo padiglione anche a Dol Dol.
Non ho detto tutto… le cose in ballo sono tante ed è bello vedere le cose crescere. E’ bello anche vedere che il bene è frutto dell’impegno di tanta gente. Se ho dato dati errati ditemelo… li ho buttati giù un po’ di fretta così, tanto per aggiornare un po’ tutti: anche chi quest’anno non c’era, ma c’è stato e in certe cose, un po’, ci resta.
A chi c’era: grazie e… alla prossima!
A tutti… ci vediamo!
don Alessandro

“Ogni volta che avete fatto del bene a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Matteo 25,40)