NEWS DAL VILLAGGIO – FEBBRAIO 2019
Cari amici e sostenitori,
mi scuso per non avervi fatto avere per molto tempo notizie sul Villaggio San Francesco e sulle altre iniziative dell’Associazione. Sono un uomo di azione e faccio molta fatica a dedicarmi alla comunicazione, pur riconoscendo che è un aspetto importante della vita associativa.
Con l’occasione del nuovo anno e dei relativi propositi, mi impegno a tenervi periodicamente informati.
Villaggio San Francesco
Attualmente i bambini e i ragazzi ospitati sono 459 per la maggior parte ragazzi di strada o estremamente poveri. Per poter dare una sistemazione a tutti, in alcune camere sono stati installati letti a castello a tre livelli, donati da sostenitori americani. Con loro condividono la vita quotidiana (istruzione e alimentazione) 80 bambini ammalati di AIDS provenienti da una struttura nelle vicinanze (S. Filomena). L’alimentazione, abbondante e regolare, e la somministrazione di medicine hanno già dato risultati importanti e in diversi casi è scomparsa la positività.
Vengono inoltre nutrite dal Villaggio 70 bambine della vicina scuola di Santa Clara.
Attualmente 46 ragazzi frequentano le superiori o scuole esterne di formazione professionale. 27 giovani frequentano l’università statale che è adiacente al villaggio e riescono a procurarsi il denaro per la iscrizione svolgendo lavori al Villaggio, anche come tutors per gli altri ragazzi.
4 ragazzi che hanno terminato gli studi lavorano al Villaggio come insegnanti e 2 sono impiegati in lavori manuali, in cucina, pulizia o manutenzione.
La nostra associazione contribuisce economicamente con un versamento mensile di 7.800 euro per il mantenimento dei ragazzi. Questo importo copre oltre la metà del fabbisogno. Per il resto delle spese siamo impegnati da anni nella creazione di imprese sociali il cui reddito è destinato completamente al Villaggio, sia in forma monetaria per i prodotti venduti, che in natura, per quelli consumati direttamente. Tra le iniziative economiche, oltre al tradizionale allevamento dei maiali e coltivazione agricola, ha un grande sviluppo la produzione di filetti di pesce, consumati in parte dai ragazzi, ma soprattutto venduti sul mercato. Ora le vasche di allevamento sono 4 ed il ciclo produttivo parte dalla fecondazione delle uova fino alla macellazione. Anche la produzione agricola nella zona adiacente al Villaggio e nelle farm contribuisce a una buona parte delle necessità alimentari dei ragazzi. Il Villaggio e la nostra associazione intendono coltivare razionalmente due farm esterne di grandi dimensioni e stanno studiando piani di irrigazione e coltivazione che implicano un sostanzioso finanziamento, attualmente non disponibile.
Il Villaggio raccoglie inoltre fondi da donatori europei e americani, generalmente dedicati a progetti specifici di ampliamento e miglioramento, che i nostri volontari realizzano durante le varie missioni (febbraio, agosto e novembre), come il padiglione sanità di 1000 mq, realizzato su due piani e dotato di servizi igienici, docce e lavanderia.
Durante il 2018 i nostri volontari, con l’aiuto di maestranze locali, hanno costruito una casa di accoglienza per ospitare i volontari o i sostenitori in visita al Villaggio. E’ nel perimetro del Villaggio e può ospitare fino a 26 persone, oltre al sottoscritto, a Padre Francis e a tre collaboratori locali. Ciò permetterà ai volontari di soggiornare in un ambiente migliore, a contatto con il Villaggio, con risparmio sui tempi di trasferimento e sui costi di pernottamento.
Durante la prossima missione di febbraio/marzo verranno messi in funzione i pannelli fotovoltaici donati da nostri sponsor; ciò consentirà al Villaggio la completa indipendenza energetica.
Altri progetti
L’Associazione ha deciso di collaborare con la Congregazione belga dei frati Scheppers per la costruzione di un villaggio in Burundi, destinato a ospitare ed educare circa mille ragazzi profughi di etnia Tutsi rifugiati in Tanzania durante i disordini razziali.
La nostra attività consisterà nella consulenza progettuale e costruttiva, nel procurare i beni di origine europea e nell’assistere la Congregazione nell’approvvigionamento dei materiali reperibili in Kenya. Non è esclusa la partecipazione dei nostri volontari alla costruzione, compatibilmente con le altre priorità.
E’ stato inoltre deciso di aiutare il frate francescano italiano Franco Manenti nella progettazione e nella raccolta fondi per la costruzione dell’ospedale San Francesco a Narok, nel Sud-Ovest del Kenya. Inizialmente verrà realizzato il reparto maternità.
Tra le iniziative di raccolta fondi ricordo la ormai consueta iniziativa Rice for Life, ossia la vendita di riso Carnaroli in occasione delle festività di Natale o in altre occasioni particolari, che contribuisce a finanziare almeno una mensilità di sostegno al Villaggio.
Vi invito ad inviare i vostri suggerimenti ad amicisanfrancescoonlus@gmail.com , il volontario incaricato provvederà a prendere in carico quanto esposto e fornirvi tempestivi aggiornamenti.
Ringrazio tutti per la vostra amicizia, fiducia e sostegno e chiedo il vostro contributo, anche sotto forma di suggerimenti, per migliorare l’efficacia della nostra azione.
Osnago, 4 febbraio 2019
ASSOCIAZIONE AMICI DI SAN FRANCESCO – ONLUS
Giancarlo Magni
(Presidente)
Dalle strade al Villaggio: Francis Thuranira
Il mio nome è Francis Thuranira e sono nato nell’anno 1992. Con la morte dei miei genitori sono rimasto orfano e sono finito nelle strade di Meru. La vita qui era molto dura e difficile per me: non c’era cibo, né acqua, né vestiti. Tutto mi sembrava un inferno. Dovevo continuamente fare i conti con i maltrattamenti dei ragazzi di strada più grandi, che non perdevano tempo nel rivalersi su di noi più piccoli; é a causa di questi comportamenti che sono stato condotto all’uso di droghe.
Sono stato nelle strade combattendo con la vita fino al 1999, quando ho incontrato per la prima volta Padre Francis Limo Riwa. Da quel primo momento, Padre Francis è sempre tornato nei mesi successivi fra le strade di Meru e noi ragazzi di strada, allora, eravamo soliti chiedergli il pane. Ma un giorno, lui, invece di aiutarci con una pagnotta, ci propose di seguirlo nella sua scuola. Noi accettammo. Fu quel giorno che conoscemmo il St. Francis Children’s Village e cominciammo la scuola.
La vita al Villaggio ci sembrò subito meglio che fra le strade. Padre Francis ci veniva incontro per tutti i nostri bisogni primari: il cibo, un rifugio e dei vestiti; in aggiunta a queste cose, ci diede un’educazione. A quel tempo però non c’erano strutture né padiglioni, ma solo semplici stanze fatte di legno e fogli di lamiera. Nonostante questo eravamo contenti.
Con il passare del tempo Padre Francis coinvolse nel progetto nuove persone e, assieme agli amici italiani dell’Associazione Amici di San Francesco, cominciò a costruire degli edifici adatti insieme allo studio e alla vita di tutti i giorni. Il tempo è passato e tutto è cambiato. La vita è migliorata di anno in anno e Padre Francis ci ha guidati attraverso i quattro pilastri della vita: la preghiera, lo studio, lo sport e il lavoro. Queste quattro colonne sono state per noi una reale ed efficace luce da seguire nel nostro percorso. Personalmente, sono cresciuto con questi principi.
Inoltre, la sua fondamentale filosofia del “simple living and high thinking” è stata e continua ad essere il centro del sistema educativo del Villaggio, dalla sua nascita ad oggi.
Ho cominciato così i miei studi al St. Francis Children’s Village, passando attraverso la scuola primaria (conseguendo il Kenya Certificate of Primary Education nel 2012) e secondaria. Mi sono impegnato seriamente, superando con successo la classe prima, seconda e terza superiore. Al momento sono all’ultimo anno, il quarto, aspettando e studiando per l’esame nazionale (Kenya Certificate of Secondary Education). Una volta superatolo ho intenzione di iscrivermi all’Università, dove spero di conseguire una laurea in Tecnologie Informatiche. Questo mi darà l’occasione di avere un futuro più luminoso e di sradicare così me stesso dalla povertà, dall’ignoranza e dalla malattia.
Sono davvero contento di vivere al St. Francis Children’s Village: vedo un futuro diverso e migliore da quello a cui sarei stato destinato dalle mie condizioni iniziali.
Ringrazio di cuore Padre Francis e tutti gli amici che lo supportano. Possiate voi continuare a partecipare all’esperienza del Villaggio, cosicchè io e gli altri ragazzi possiamo camminare strade nuove e ricche di obiettivi. Dio vi benedica.
Sinceramente vostro,
Francis Thuranira Sheva